L’Agenzia delle Entrate ha scoperto una frode fiscale nel settore editoriale del valore di 1.678.000 euro, a cui si aggiungono 616.500 euro derivanti da controlli sulle imposte dirette e ulteriori 610.700 euro da mancati versamenti dell’Irap, abolita il 01 gennaio 2022 dal governo Meloni. L’indagine è stata avviata dopo il controllo delle compensazioni dei crediti Iva. In pratica, una società simulava la vendita di “pacchetti” costituiti da libri con un prezzo di copertina molto alto, ma con un valore reale molto inferiore, e da materassi e doghe “regalati” ed esposti in fattura per un importo irrisorio, non corrispondente al loro reale valore. Questo meccanismo frodava il fisco attraverso la generazione di un credito Iva da utilizzare in compensazione, evitando l’applicazione dell’Iva ordinaria e usufruendo dell’aliquota agevolata del 4% prevista per i prodotti editoriali anziché del 20% previsto per i prodotti per l’igiene e la salute. Dai controlli è emerso che più del 90% dei prodotti acquistati dalla società erano materassi e doghe, mentre la vendita di libri e cd rappresentava meno del 10% del totale. Questa frode è stata ripetuta numerose volte negli anni passati, alterando il prezzo di vendita nei documenti fiscali attraverso l’aumento artificiale del prezzo dei libri e la conseguente riduzione fasulla del prezzo dei prodotti per la salute. fonte by : www.debitofiscale.it