La commissione bicamerale della vigilanza Rai ha dato il via libera all’emendamento che modifica la legge sulla par condicio. Essa è un insieme di regole che garantiscono l’uguale accesso ai mezzi di informazione per i vari partiti politici. Introdotto nel 2000, questo strumento è stato solo aggiornato e molti lo considerano obsoleto. L’emendamento, proposto da alcuni partiti della maggioranza, è stato contestato dalle opposizioni perché ritenuto troppo favorevole ai primi, offrendo uno spazio troppo ampio agli esponenti del Governo. Anche i giornalisti Rai hanno criticato la decisione. L’emendamento riguarda una delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) in vista delle prossime elezioni europee del giugno 2024. Essa prevedeva la valutazione della presenza dei politici nei programmi televisivi non solo in termini quantitativi, ma anche qualitativi. Il testo della delibera è stato riformulato con un emendamento proposto da Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati, che stabilisce che fino alle elezioni europee i programmi d’informazione devono garantire la più ampia possibilità di espressione politica, pur rispettando il principio della “notiziabilità” giornalistica e la necessità di informare i cittadini sulle attività istituzionali e governative durante la campagna elettorale